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Le mostre
Alessandro Jasci (1947)
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personale: 04.05.1972
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All'epoca del suo esordio presso lo Studio Maddalena Carioni, Alessandro Jasci aveva evoluto un suo percorso di tipo neoconcettuale tra fotografia, statements, disegni, performance.
Uno dei temi centrali del suo lavoro, in gran parte basato sull'autobiografia, metteva al centro la figura dell'artista: suoi autoritratti fotografici, oppure disegnati, magari campeggianti su copertine di libri immaginari, proponevano una sorta di mitologia del creatore che faceva tutt'uno con l'opera, diventandone contemporaneamente soggetto e motivo. L'opera giustificava così la propria validità come valore dato a priori.
In questo senso il lavoro non si discostava troppo dagli assunti base del concettualismo: ma era il sapore narrativo di cui si ammantava a darne un'immagine completamente diversa, più emotivamente partecipe. Il suo lavoro diventa così la versione eroica e romantica dell'autoglorificazione più spagnolesca e performatica che in quegli anni portava avanti anche Salvo a Torino.
Vedi anche:
Alessandro Jasci (1947)
Collettiva 1 (25.05.1972)
Collettiva 2 (14.12.1972)
Sito personale di Alessandro Jasci
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